Fino a quando è bene avere l’oggetto transizionale?
Alcuni
bambini scelgono il proprio oggetto transizionale già a 4-5 mesi, per poi
utilizzarlo fino a quando non verrà loro tolto arbitrariamente o finché non si
sentiranno pronti a lasciarlo.
Molti genitori scelgono di togliere il ciuccio per reali o presunti problemi a bocca e denti. Spesso, per i bambini, è difficile da accettare e, visto quanto detto finora, questo è comprensibile.
L'ideale sarebbe non forzare l'abbandono dell'oggetto transizionale ma rispettare le tappe dello sviluppo del bambino: quando egli avrà interiorizzato a sufficienza le sue figure di riferimento (sarà cioè consapevole della loro esistenza anche quando sono assenti) e si sentirà abbastanza sicuro per affrontare da solo il mondo circostante, sarà pronto a fare a meno dell'oggetto transizionale.
Un genitore attento sarà in grado di capire, anche dalle
eventuali reazioni del bambino, se l'utilizzo dell'oggetto era ormai
un'abitudine o se la sua importanza a livello emozionale è ancora presente.
Sono un'insegnante di Scuola dell'Infanzia e pensando alla mia esperienza quotidiana mi sento di condividere l'idea di non forzare l'abbandono dell'oggetto transizionale. Ritengo, però, che in tale situazione l'adulto-educatore abbia un ruolo essenziale. L'adulto che segue il bambino nel suo sviluppo deve, infatti, essere in grado di interpretare i segnali lanciati dal bambino e se quest'ultimo non dimostra di essere in grado di abbandonare spontaneamente l'oggetto transizionale, deve saperlo guidare in questa direzione. Io mi riferisco ovviamente a casi limite, che però purtroppo ho spesso osservato; penso, infatti, che se un bambino è circondato da figure educative valide, spontaneamente compirà questo percorso.
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