Donald
Woods Winnicott

Il
rapporto oggettuale primario fra madre e bambino è per W. il nucleo centrale
dal quale si articola lo sviluppo psichico dell’individuo: il ruolo del
supporto e delle cure materne nello sviluppo emozionale del bambino viene
espresso da W. nei termini di «ambiente primario facilitante», che costituisce
la base della forza dell’Io.
All’inizio
della vita extrauterina l’interazione tra il neonato e la madre è così stretta
che il bambino solo successivamente riesce a discriminare tra sé e non sé, fra
sé stesso e l’ambiente. Questo processo è collegato da W. all’emergenza (dai
sei ai dodici mesi) di fenomeni transizionali, per es. l’esperienza connessa
con la comparsa di oggetti (un pezzo di stoffa, un giocattolo o altro): questo
processo è cruciale perché aiuta il bambino a sostenere la sua realtà interna
emergente e a differenziarla dal mondo esterno nella costruzione del «vero sé».
Il
fallimento di questa esperienza genera la «difesa del falso sé compiacente»,
l’analisi della cui genesi e struttura nella vita adulta e infantile è uno dei
contributi più rilevanti di W. in campo psicopatologico. Tra le sue opere: Through
paediatrics to psycho-analysis (1951; trad. it. 1975);The child and the
outside world (1957; trad. it. 1973); The maturational processes and
the facilitating environment (1965; trad. it. 1970); Playing and
reality (post., 1971; trad. it. 1974); Therapeutic consultations in
child psychiatry (post., 1971; trad. it. 1994).
http://www.treccani.it/enciclopedia/donald-woods-winnicott_(Dizionario_di_Medicina)/
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