Fenomeni
transazionali
Winnicott
volle far rientrare con il termine “fenomeni transazionali” tutti i gesti, le
varie attività boccali (mormorii per esempio) e gli oggetti, che per il bambino
risultano particolarmente indispensabili alcuni momenti della giornata (come
prima dell’addormentamento).
Si
colloca tra “il pollice e l’orso di peluche”. Infatti, sebbene si distingua dal
futuro giocattolo in quanto costituisce “una parte quasi inseparabile del
bambino”, esso è anche il primo “possesso di qualcosa che non è l’Io” . Dal
punto di vista libidico, l’attività rimane di tipo orale. Ciò che cambia è lo
status dell’oggetto. Nella primissima attività orale (relazione con il seno),
esiste ciò che Winnicott chiama “creatività primaria”: “Questo seno è
costantemente ricreato dal bambino mediante la sua capacità di amare o, si
potrebbe dire, mediante il suo bisogno... . La madre pone il seno reale nel
posto stesso in cui il bambino è pronto a crearlo e al momento giusto”.
Successivamente, funzionerà l’esame di realtà. Tra questi due tempi si situa la
relazione con l’oggetto transizionale, che è a metà strada tra il soggettivo e
l’oggettivo.
http://www.lacan-con-freud.it/freudiana/dopo_freud/oggetto_transizionale.pdf