L’oggetto
transizionale, pur costituendo un momento di passaggio verso la percezione di
un oggetto nettamente differenziato dal soggetto e verso una “relazione
oggettuale”, non perde per questo la sua funzione nello sviluppo successivo
dell’individuo. “L’oggetto transizionale e il fenomeno transizionale apportano
a ogni essere umano, fin dall’inizio, qualcosa che resterà sempre importante
per lui, cioè un campo neutro di esperienza che non verrà contestato”. Essi
appartengono, secondo Winnicott, al campo
dell’illusione: “Questo campo intermedio d’esperienza, di cui egli non deve
giustificare l’appartenenza né alla realtà esterna )e condivisa), costituisce
la parte più importante dell’esperienza del bambino. Esso si prolungherà, per
tutta la sua vita, nell’esperienza intensa che appartiene al campo delle arti, della
religione, della vita immaginativa, della creazione scientifica”.
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