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giovedì 1 agosto 2013

Fenomeni transazionali

Winnicott volle far rientrare con il termine “fenomeni transazionali” tutti i gesti, le varie attività boccali (mormorii per esempio) e gli oggetti, che per il bambino risultano particolarmente indispensabili alcuni momenti della giornata (come prima dell’addormentamento).

Si colloca tra “il pollice e l’orso di peluche”. Infatti, sebbene si distingua dal futuro giocattolo in quanto costituisce “una parte quasi inseparabile del bambino”, esso è anche il primo “possesso di qualcosa che non è l’Io” . Dal punto di vista libidico, l’attività rimane di tipo orale. Ciò che cambia è lo status dell’oggetto. Nella primissima attività orale (relazione con il seno), esiste ciò che Winnicott chiama “creatività primaria”: “Questo seno è costantemente ricreato dal bambino mediante la sua capacità di amare o, si potrebbe dire, mediante il suo bisogno... . La madre pone il seno reale nel posto stesso in cui il bambino è pronto a crearlo e al momento giusto”. Successivamente, funzionerà l’esame di realtà. Tra questi due tempi si situa la relazione con l’oggetto transizionale, che è a metà strada tra il soggettivo e l’oggettivo.

http://www.lacan-con-freud.it/freudiana/dopo_freud/oggetto_transizionale.pdf

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